Malato immaginario


Almeno si potesse dire di noi Sardi che siamo malati immaginari. Imbevuti di banale e insulso vittimismo.
Ma la realtà fa capire che per i Sardi è impossibile uno stato d'animo diverso perché, ad esempio, per il Governo è come se la Sardegna non esistesse.
Non se ne parla in alcun documento di programmazione economica, se non i termini di irrisori stanziamenti assimilabili ad una caritatevole elemosina. Lo si era constatato in occasione della presentazione del farsesco piano Colao.
Ora, anche nei documenti di programmazione macro economica collegati al Recovery fund, non sono previsti investimenti finalizzati a ridurre il gap strutturale che la nostra Isola ha nei confronti del resto d'Italia.
Per non parlare dell'attenzione particolare del Governo tesa a bocciare ogni iniziativa per il controllo sanitario di quanti arrivano nell'Isola. Così è stato ad inizio estate, con gli esiti ben noti. L'Isola felice dei zero contagi, all'improvviso è diventato un focolaio di infezione. E ancora ne scontiamo le conseguenze.
L'ostracismo alle iniziative del Governo Regionale continua tutt'ora, mentre, in altre regioni e situazioni, è in vigore il test che verifica la presenza dei sintomi da Covid 19 su tutte le persone in entrata o transito.
Potremo anche pensare che la scarsa attenzione del Governo italiano, alla salvaguardia della salute dei Sardi, sia conseguenza diretta della politica dell'Amministrazione regionale, impegnata da tempo nel continuo e progressivo smantellamento dei presidi sanitari periferici e dell'interno.
Come le uniche strategie economiche all'orizzonte dei governanti sardi sono quelle tese a creare nuova occupazione ..., si ma di poltrone. Con il ripristino delle vecchie ASL, o come vorranno chiamarle, e con il ripristino delle Province che noi Sardi avevamo voluto cancellare.
E non affrontiamo altri capitoli: industria, rifiuti e liquami da altre regioni, collegamenti aerei e navali, porto canale di Cagliari, nodi viari regionali, conseguenze Covid su scuola, commercio e servizi, costi energia.
E stanno cominciando i giochini con i migranti. Sbarcati a Olbia perchè sulla rotta verso Marsiglia era prevista tempesta. Ad osservare le previsioni meteo degli ultimi giorni, la tempesta era prevista ed è arrivata proprio sulla Sardegna del nord. Bastava girare al largo dell'Isola e arrivare tranquillamente a Marsiglia.
Sono solo sberle, neanche una carezza. Se qualcuno conosce un solo elemento positivo in tutto il panorama isolano (escludendo le poltrone) ce ne dia notizia. Saremo lieti di fare ammenda.



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