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Il clima


Il clima della Sardegna è influenzato da due fattori fondamentali: la posizione geografica e la sua insularità.
Conseguentemente al primo fattore, la nostra regione, localizzata vicino al tropico del Cancro, presenta un clima temperato-caldo, mentre il secondo fattore, l'insularità, che trova nel mare il suo fondamento, ha un'azione mitigatrice del clima della regione.
Il mare, infatti, influenza le temperature e gli effetti si riscontrano soprattutto sulla fascia costiera, svanendo via via che ci si addentra verso l'interno dell'isola, dove subentra un altro fattore: l'altitudine, che contribuisce a rendere più rigido il clima.

Nell'isola il mese più freddo è gennaio, mentre il più caldo è luglio, per le zone interne e, in prossimità delle coste, per via del mare, agosto.

Le precipitazioni non sono molto abbondanti. In Sardegna infatti piove poco e sotto forma di acquazzoni anche abbastanza violenti ed impetuosi senza essere peraltro regolarmente distribuite nel corso dell'anno. Le stagioni maggiormente piovose sono il tardo autunno e l'inizio della stagione primaverile, mentre scarseggiano d'inverno e sono totalmente assenti d'estate. Le precipitazioni che cadono nelle località montuose non di rado hanno carattere nevoso; esse però si sciolgono durante la stagione estiva impedendo così il formarsi di ghiacci perenni.

La Sardegna è una regione molto esposta all'azione dei venti (percorrendo le campagne della Sardegna, non è infatti raro vedere alberi che il continuo soffiare del vento ha piegato). Il vento che in Sardegna soffia con maggior frequenza è il maestrale proveniente da nord-ovest. Altri abbastanza frequenti sono il ponente, la tramontana, il levante e lo scirocco, quest'ultimo vento caldo proveniente da sud-est. Infine tutte le zone costiere sono influenzate dalle cosi dette brezze.