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Monumenti di Cagliari


Anfiteatro Romano
Risalente al II secolo d.C., venne rimesso in luce nella seconda metà del 1800 da una campagna di scavi condotta e finanziata da Giovanni Spano.
Esso possiede la facciata in muratura, gli spalti dalla forma ellittica, nei quali si ritiene che potessero trovare posto circa ventimila spettatori, sono scavati nella roccia. Oggi è adibito a spettacoli lirici o teatrali. Le moderne gradinate, in legno, consentono un utilizzo più proficuo della struttura.

Casa di Tigellio
Situata nel quartiere di Stampace, è così chiamata impropriamente, perché il poeta sardo di questo nome visse ai tempi di Augusto e Orazio. Di età imperiale risalente al II-IV secolo d.C., i resti di notevole importanza sono l'atrio e le colonne con mosaici, per lo più logorati dal tempo.

Basilica di Nostra Signora di Bonaria
Comprende il Monastero e due chiese. Sorge in bellissima posizione, con ampia vista sul mare e sul Golfo di Cagliari.
La sua costruzione, iniziata nel Trecento, quando sorse la chiesa più antica, fu ripresa nel 1703 ed è stata portata a termine di recente. Si dice che, nel 1370, una nave proveniente dalla Spagna, si sarebbe trovata nel mezzo di una tempesta, che obbligò i marinai a gettare in mare tutto il carico, tra cui una pesante cassa, che si arenò ai piedi della collina di Bonaria. Nella cassa era racchiuso il simulacro della Madonna, a cui fu poi dedicata la chiesa. L'interno della chiesa presenta interessanti strutture gotico-aragonesi. In un altare la Madonna del Cardellino di Michele Cavaro e sull'altare maggiore il venerato simulacro della Madonna di Bonaria. Vicino alla scala d'accesso del presbiterio, la tomba di Domenico Alberto Azuni, fondatore del moderno diritto marino.

Bastione di S. Remy
Fu eretto agli inizi del 1900, da Bacaredda, sindaco di Cagliari, sopra un più antico bastione. Esso è caratterizzato da un ampia scalinata, da una passeggiata al coperto e da una terrazza scoperta denominata Umberto I. Dalla sua altezza si può ammirare il panorama della suggestiva zona sovrastante il porto di Cagliari e della zona circostante.

Torre dell'Elefante
zoom Fa parte della cinta fortificata del Castello di Cagliari e fu eretta dai pisani nel 1307, su progetto dell'architetto sardo Giovanni Capula. Il suo nome deriva da una piccola statua, rappresentante un elefante, posta su un suo lato, che era uno degli stemmi di Pisa.

Torre di San Pancrazio
Come la Torre dell'Elefante, fu anch'essa costruita dai pisani nel 1305 su progetto di Giovanni Capula. Il nome deriva da una chiesetta omonima esistente un tempo nei suoi pressi. La sua terrazza, che corrisponde al punto più alto di Cagliari, servì a Lamarmora da base per il rilevamento trigonometrico di tutta la Sardegna.
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Università
L'edificio sorge nei pressi della citata Torre dell'Elefante. Istituita nel 1606 da papa Paolo V e inaugurata nel 1628 da Filippo IV l'Università comprendeva fino a pochi anni fa la facoltà di Giurisprudenza, Magistero, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche, Economia e Commercio, Scienze Politiche, Architettura, Farmacia ed Ingegneria. Nello stesso edificio ha sede la Biblioteca Universitaria.

Biblioteca Universitaria
Istituita nel 1792, possiede tra le sue antiche opere antichi manoscritti quali La divina Commedia del XIV secolo, la Carta de Logu di Eleonora d'Arborea, opere spagnole e sarde di grande rarità.

Castello di San Michele
Situato sul colle omonimo, fu eretto dai pisani nel XIII secolo. La struttura, con base quadrilatera con le torri agli angoli, recuperata negli ultimi anni, è oggi sede di diverse mostre.

Duomo
La cattedrale, situata nell'antico quartiere di Castello, è stata edificata dai pisani, intorno ai secoli XII-XIII. Fu restaurata e trasformata nei secoli, ed in particolar modo nella seconda metà del XVII secolo, dove iniziarono i lavori di restauro della chiesa secondo il gusto barocco del tempo. Altre modifiche avvennero in tempi più recenti. Fra queste il restauro, nel 1930 ad opera dell'architetto Giarrizzo, della facciata, avvenuto seguendo scrupolosamente i tradizionali schemi romanico-pisani, ed utilizzando la stessa pietra calcarea, utilizzata dai pisani per la costruzione delle torri pisane. zoom
L'interno della cattedrale è a croce latina, con il corpo principale diviso in tre navate; in esse si aprono numerose navate: sulla navata a destra si incontra la cappella della Sacra Spina, del 1300, che situata alla destra della cappella della Madonna del Sacro Cuore conserva le ceneri del vescovo di Cagliari, Mons. Piovella; segue poi la cappella di San Michele, che contiene un marmo attribuito a Lorenzo Bernini, che raffigura la cacciata dei demoni ad opera di San Michele , la cappella della Madonna di Giosafat e, la cappella di Santa Cecilia, Patrona della cattedrale. Ma la testimonianza più forte della matrice culturale della chiesa resta il grandioso pulpito in marmo che Guglielmo, architetto e scultore, realizzò nel XII secolo. Di notevole bellezza è l'altare maggiore, alla base del quale trovarono posto quattro leoni in marmo, messi a sua guardia. Infine una delle parti più interessanti della chiesa è la cripta, scolpita nella roccia, contenente le reliquie di 179 martiri dei primi secoli della chiesa.

Basilica di San Saturno
È il più antico monumento della Sardegna cristiana. Risalente al V secolo reca l'impronta dell'arte bizantina; caratteristica principale è la sua cupola, la quale poggia su quattro pilastri a forma di croce greca. Numerose modifiche apportate a questa splendida basilica dai monaci Vittorini di Marsiglia, i quali la dotarono, tra il 1082 e il 1119, di un braccio finale a tre navate con volte a botte e a crociera. Recentemente sono state rinvenute alcune tombe appartenenti alla necropoli pagano-cristiana del II-V secolo.

Chiesa Sant'Ignazio
La chiesa al suo interno custodisce presso la sua cappella maggiore, le reliquie di Sant'Ignazio da Laconi, a cui è devota la popolazione di Cagliari e del Campidano. All'esterno della cappella vi è la cella in cui visse il Santo. Di valenza storico-religiosa la statua della Madonna col Bambino che secondo le credenze popolari, avrebbe parlato con il Santo.

Necropoli Punica
Situata nel colle del quartiere di S. Avendrace, risale al secolo IV a.C.. Una parte della Necropoli comprende numerose tombe del tipo a pozzetto rettangolare; nella parte più elevata della Necropoli, sono presenti le rovine di costruzioni punico-romane, ricche di mosaici.

Orto Botanico
Situato a ridosso dell'Anfiteatro Romano, ha un estensione di circa 5 ettari, di cui una parte aperta al pubblico, mentre l'altra è riservata agli studiosi dell'Istituto Botanico dell'Università. Sono poste a dimora piante provenienti da tutto il mondo anche delle specie più rare, che rendono l'Orto Botanico uno dei più grandi polmoni verdi di Cagliari.

Palazzo Comunale
In via Roma, fronte la Piazza Matteotti, sorge il Palazzo Comunale di Cagliari. Eretto nel 1897 dall'architetto Caselli di Alessandria, la sua struttura è ispirata allo stile gotico-aragonese con due imponenti torri ai lati. Al pian terreno sono presenti tre sale, le quali contengono le opere e i dipinti del Figari, Marghinotti e di Pietro Cavaro.

Palazzo del Governo
Situato al fianco del Duomo di Cagliari, venne costruito nel 1769. Gli interni, visitabili, sono decorati con marmi, affreschi, e stucchi dell'artista Domenico Bruschi. Sede dell'attuale Consiglio Regionale, fu sede del viceré e dei Savoia durante la guerra tra il Piemonte e Napoleone.

Grotta della Vipera
Questo santuario fu eretto da Cassio Filippo in onore di sua moglie Attilia Pomptilla la quale sacrificò la sua vita agli dei per suo marito Cassio Filippo che, in esilio per volere di Nerone, si ammalò gravemente. La guarigione avvenne e Cassio Filippo chiamò a raccolta tutti i poeti dell'isola per cantare il gesto della sua amata moglie. Chiamato Grotta della Vipera, il santuario è così detto per la presenza in rilievo di due serpenti nell'ingresso dello stesso.