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Sagra del Redentore
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Alla fine del XIX secolo, in occasione del Giubileo sacerdotale di Papa Leone XIII, la Chiesa di Roma decise di costruire venti monumenti a Cristo Redentore, da erigersi su venti monti d'Italia.
Grazie al canonico Lutzu, segretario episcopale di Nuoro, il Monte Ortobene fu tra i venti monti italiani prescelti.
Il 19 agosto 1901 la statua del Cristo Redentore, opera di Vincenzo e Francesco Ierace, alta dodici metri e del peso di quasi due tonnellate, arrivò a Nuoro.
Successivamente il 29 agosto, la statua fu issata sul Monte Bidda, contrafforte del Monte Ortobene.
Per la cerimonia inaugurale, si radunò una moltitudine di fedeli, che diede vita ad una Sagra, divenuta negli anni una delle più significative commemorazioni religiose della Sardegna.
Da allora, ogni anno, la domenica precedente il 29 agosto, la grande sfilata per le strade di Nuoro viene aperta da un carro a buoi addobbato con grano e fiori d'oleandro.
Sul carro i giovani spillano vino da una botte e lo offrono agli spettatori insieme al pane carasau.
Dietro il carro parato a festa seguono un'ottantina di gruppi in costume provenienti da tutta la Sardegna, che arricchendo la festa e rendendola più gioiosa, fanno numerose soste per esibirsi in canti e danze. Trasportano cesti carichi di noci e nocciole e offrono ai fedeli vino e dolci con le mandorle.
La parata raggiunge infine il campo Quadrivio, dove ha luogo la vera festa folkloristica con musica e balli tradizionali.
Una giuria infine stabilisce i gruppi migliori, i quali prendono parte alla competizione finale la sera del 29 agosto nell'Anfiteatro.
La cerimonia religiosa ha invece luogo la mattina del 29 agosto: i fedeli che giungono all'alba a Nuoro si radunano nella piazza di fronte alla Cattedrale.
Successivamente la processione sale verso il Monte, fino alla statua del Redentore, dove viene celebrata la Messa sull'altare di granito alla base del Cristo.
Poco dopo Mezzogiorno, sarà celebrata la Messa Solenne con una breve processione intorno alla montagna.
Una statua di legno del Cristo viene trasportata alla Cappella di Nostra Signora della Montagna, dove ha luogo il rito conclusivo.
Il momento più suggestivo però si svolge ai piedi della Statua del Redentore dove i fedeli tentano di sfiorare i piedi della statua o tengono in alto i bambini perché siano benedetti e protetti dalla mano del Redentore.
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